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Infine :  argomenti di  Neuroscienze e funzionamento della Mente , attraverso esempi e articoli autorevoli . 

Cervello Uomo / Donna . Ultime novità

Cervello e genere: cosa ci dice oggi la neuroscienza

Negli ultimi anni, la ricerca neuroscientifica ha rivoluzionato la nostra comprensione delle differenze tra cervello maschile e femminile. Non si tratta più di opposti biologici, ma di variazioni sfumate, influenzate da fattori genetici, ambientali e culturali.

Il mito del cervello “maschile” e “femminile”

Secondo Michela Matteoli, direttrice dell’Istituto di Neuroscienze del CNR, l’idea di un cervello rigidamente diviso per genere è superata. Ogni cervello è un mosaico unico di caratteristiche, e le differenze tra individui dello stesso sesso spesso superano quelle tra i sessi.

Studi precedenti, come quello del 2014 basato sulla trattografia cerebrale, avevano suggerito una maggiore connettività intra-emisferica negli uomini e inter-emisferica nelle donne. Tuttavia, ricerche più recenti e su campioni più ampi hanno ridimensionato queste conclusioni, evidenziando l’importanza dell’esperienza e dell’ambiente nello sviluppo cerebrale.

Le ultime evidenze scientifiche

Un recente studio dell’Università di Cambridge ha rilevato che alcune differenze strutturali tra cervelli maschili e femminili sono osservabili già nei primi giorni di vita. Tuttavia, si tratta di tendenze statistiche, non di regole assolute. La variabilità individuale resta il fattore dominante.

In parallelo, la Stanford University ha utilizzato l’intelligenza artificiale per analizzare oltre 1.500 scansioni cerebrali, identificando differenze funzionali in tre reti chiave:

• La rete di modalità predefinita (autocoscienza e introspezione)
• Il sistema striatale (formazione delle abitudini e ricompensa)
• La rete limbica (regolazione emotiva)


Queste differenze non implicano superiorità o inferiorità, ma possono influenzare stili cognitivi, reazioni emotive e strategie comportamentali.

Implicazioni per il Coaching

Per chi lavora nel Coaching, queste scoperte offrono spunti preziosi:

• Approccio personalizzato: superare le etichette di genere e concentrarsi sulle caratteristiche cognitive ed emotive specifiche del cliente.
• Gestione delle emozioni: comprendere le differenze nella regolazione emotiva può aiutare a facilitare percorsi di consapevolezza e resilienza.
• Neuroplasticità come leva: il cervello, indipendentemente dal sesso, è capace di adattarsi e trasformarsi. Il Coaching può stimolare nuove connessioni e strategie cognitive.


Conclusione

La neuroscienza ci invita a guardare oltre le semplificazioni. Il cervello umano non è definito dal genere, ma dalla sua storia, dalle esperienze e dalla sua straordinaria capacità di evolversi. Per il Coaching, questo significa abbracciare la complessità e valorizzare l’unicità di ogni individuo.

Fomo , il male attuale

FOMO vs FOCUS

 

Oggi: Pare davvero indispensabile essere Persone e Professionisti Multi -Task e costantemente aggiornati.

 

In ogni campo lavorativo, sportivo e sociale il "restare aggiornati" ci fa sentire allineati e più in sintonia con gli altri, con i clienti, collaboratori o semplicemente con i nostri affetti e conoscenze.

Sicuramente è utile e necessario avere gli aggiornamenti indispensabili per svolgere al meglio le nostre mansioni o per cogliere le opportunità che la Vita ci Propone!

 

Ma , udite udite , il multitasking non esiste !!!
Fino a che punto possiamo spingerci?

 

Quante cose contemporanea - mente la Mente riesce a gestire, senza che vada in Overthinking:

( la cui traduzione letterale significa “troppi pensieri”), disturbo che può portare una grave sofferenza, disagio, attacchi di panico, umore disforico, irritabilità, spesso collegato al disturbo d’ansia generalizzato. 

 

Ed appunto, tornando al significato dell’ acronimo : FOMO ("Fear Of Missing Out") è la paura di essere tagliati fuori. È la malattia del nostro secolo ossessionato dalle comunicazioni: il pensiero costante che gli altri stiano facendo qualcosa di più interessante di quello che stiamo facendo noi. E che ci stiamo perdendo qualcosa. (Ilaria Betti, Huffington Post.it, 14 ottobre 2013) 

 

Diventa indispensabile riconquistare la nostra capacità di FOCALIZZARE il Pensiero verso Azioni precise, ed una alla volta, al fine di dare al nostro Cervello IL MODO di gestire al meglio il flusso di informazioni , memorizzarle e di fornirci tutte le risorse necessarie alle soluzioni che vogliamo ottenere!

 

In molti casi risulta essere VINCENTE TOGLIERE invece di aggiungere.

Fare Selezione di pensieri ed informazioni al fine di essere performanti.

Impara ad usare il FOCUS come strumento

Attraverso sessioni mirate , si apprendono i meccanismi cognitivi della attenzione e le varie fasi necessarie a sviluppare una strategia di concentrazione elevata!Le Neuroscienze ci vengono in aiuto anche in questo ambito e , grazie ad apposite tecniche e nuove abitudini utili , riusciamo ad ottimizzare tempi e risultati nella nostra capacità di Attenzione e di Apprendimento.

Chiedimi quali e come!

Competenze del Coach

Le competenze chiave di un buon coach, secondo la International Coach Federation (ICF), sono suddivise in quattro aree principali:

  1. Stabilire le Basi:

    • Conoscenza delle linee guida etiche e norme professionali.
    • Stabilire l’accordo di coaching.
  2. Co-Creare la Relazione:

    • Stabilire fiducia e vicinanza con il cliente.
    • Presenza nel coaching.
  3. Comunicare con Efficacia:

    • Ascolto attivo.
    • Domande potenti.
    • Comunicazione diretta.
  4. Facilitare Apprendimento e Risultati:

Queste competenze sono fondamentali per creare un ambiente di coaching sicuro e supportivo, comunicare efficacemente, e guidare il cliente verso il raggiungimento dei propri obiettivi personali o professionali. Se desideri approfondire ulteriormente o hai altre domande, sono qui per aiutarti!

Tecniche pronte all'uso!

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Eliminare o modificare le abitudini disfunzionali

ROMPERE LE CATTIVE ABITUDINI PER SEMPRE

 

Il cervello umano è programmato per il piacere. Gli esseri umani hanno anche un "circuito del piacere" unico che altri animali non hanno. Al suo meglio, questo circuito del piacere ci ricompensa per cose come aiutare gli altri, fare esercizio fisico e meditare. Nel peggiore dei casi, brama soluzioni a breve termine come cibi zuccherati, alcol e droghe. 

Anche il cervello umano è adattabile. Può guarire da gravi lesioni. Può imparare nuove incredibili abilità. Questa adattabilità è nota come plasticità e significa che possiamoriprogrammare il cervello e il suo circuito del piacere come vogliamo. Il condizionamento neuro-associativo, sviluppato da Tony Robbins, può aiutarci a farlo. 

Ma cos'è esattamente il condizionamento neuro-associativo? Come puoi usarlo per raggiungere i tuoi obiettivi?

 

Condizionamento Neuro Associativo

CHE COS'È IL CONDIZIONAMENTO NEURO ASSOCIATIVO?

Il condizionamento neuro-associativoè un potente insieme di tecniche che puoi usare per prendere il controllo della tua vita. Tony ha sviluppato questo efficace sistema sulla base di decenni di esperienza di lavoro con tutti i tipi di persone e di studio di molti tipi diversi di tecniche . Si basa sulla programmazione neuro-linguistica, ma porta quelle tecniche e strategie ancora oltre, creando percorsi completamente nuovi nel tuo cervello. Il condizionamento neuro-associativo può rompere le abitudini autodistruttive e cambiare in meglio la tua mentalità e la tua vita.

I 6 Step del CNA

 

PRIMO PASSO: DECIDERE

 

La concentrazione è sempre la tua prima decisione: prima di poter lavorare per raggiungere qualsiasi obiettivo, devi decidere quali sono. Troppe persone trascorrono la loro vita concentrandosi su ciò che non vogliono: essere sole, malsane o bloccate in un lavoro insoddisfacente. La chiave per il primo passo è andare più in profondità: cos'è che vuoi invece? Sii il più specifico possibile: voglio perdere 10 chili e correre un miglio IN 10 minuti. Voglio avviare la mia azienda di software. Focalizzarsi sui propri obiettivi è un passo essenziale per il condizionamento neuro-associativo, fornendo le basi su cui si basano tutti gli altri passaggi.

 

 

FASE DUE: LEVA MOTIVAZIONALE

Per dedicarti completamente alla tua missione, devi riprogrammare il tuo cervello. Usando la programmazione neuro-associativa, assocerai un enorme piacere al raggiungimento dei tuoi obiettivi e un enorme dolore a qualsiasi azione che sminuisca i tuoi obiettivi. Puoi farlo ponendo domande di qualità: quanto mi costerà se non apporto questa modifica? Come mi sentirò quando raggiungerò i miei obiettivi? Immagina di essere vecchio e grigio, riflettendo sulla tua vita. Immagina vividamente le risposte a entrambe le domande. Non hai mai lasciato il tuo lavoro dalle 9 alle 5 per metterti in proprio, e la tua vita era è piena di noia e rimpianti. Oppure hai colto l'occasione e la tua vita è stata piena di eccitazione, avventura e successo. Non ci sono vie di mezzo.

 

 

 

FASE TRE: INTERROMPERE

Hai imparato il condizionamento neuro-associativo e non accetterai altro che raggiungere i tuoi obiettivi. Ora è il momento di esaminare le tue convinzioni limitanti e scoprire cosa ti trattiene. Tutti noi abbiamo pensieri e comportamenti che non ci servono, eppure li portiamo con noi come risultato della nostra educazione e delle nostre esperienze passate. Potremmo pensare di non meritare di essere sani e felici, quindi prendiamo un'altra fetta di torta, quando non dovremmo. Quando riconosci questo schema, puoi interromperlo: schiaffeggia la mano – forte! Quando sei tentato di accendere Netflix invece di lavorare sul piano della tua attività, scollega la TV e mettila nell'armadio. Il condizionamento neuro-associativo interrompe i tuoi schemi negativi in modo drammatico, quindi imparerai ad associarli a conseguenze negative invece che positive.

 

 

FASE QUATTRO: CREARE

 

Associare il dolore ad azioni che non sono in linea con i tuoi obiettivi è solo una parte del condizionamento neuro-associativo. È necessario sostituire quei vecchi modelli con nuove alternative potenzianti. Prendi invece uno spuntino sano e immagina di godertelo tanto quanto quella fetta di torta. Quando ti alzi per andare al frigorifero, continua a camminare ed esci dalla porta e fai una passeggiata. Sostituisci la visione di Netflix con pratiche di diario, meditazione o visualizzazione che possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Fare modeling è un'altra strategia utile in questo caso: trova qualcuno che ha creato la vita che desideri e studialo. Modella le loro abitudini e costruisci un percorso simile verso il successo.

 

 

FASE CINQUE: CONDIZIONE

Il condizionamento neuro-associativo ricostruisce il centro di ricompensa del cervello: più esegui la tua nuova abitudine, più il tuo cervello invierà "molecole di ricompensa" come la serotonina e la dopamina. Queste molecole aiutano a tracciare un nuovo percorso nel cervello, che associa le nuove abitudini a sentimenti ancora più piacevoli di quelli vecchi. Invece di ottenere un rapido sballo di zucchero dalla torta, ti senti energico e vivo tutto il giorno quando mangi sano. Invece di lottare per alzarti dal letto e sentirti distratto tutto il giorno, ti senti concentrato e motivato quando incorpori un rituale mattutino nella tua routine. Tutto quello che devi fare è assicurarti di mettere in pratica le tue abitudini positive. Con la giusta programmazione neuro-associativa, il tuo cervello farà il resto.

 

 

 

FASE SEI: TEST

Tutte le nuove abitudini alla fine saranno messe alla prova. Andrai in vacanza e sarai tentato da un buffet senza fine. Andrai all'happy hour con gli amici e sarai tentato di stare fuori tutta la notte e ti sentirai pigro e deconcentrato il giorno successivo. Puoi anticipare le tentazioni testando la forza del tuo condizionamento neuro associativo utilizzando una tecnica di visualizzazione chiamata stimolazione futura. Immagina di trovarti in una situazione allettante, come al buffet o guardando un messaggio di testo che ti invita all'happy hour. Quali sono le opzioni disponibili? Quali sono le conseguenze? Che cosa fai? Se fai la scelta sbagliata, torna al punto cinque e continua il condizionamento fino a quando non hai padroneggiato il comportamento.

 

G.R.O.W Il Metodo

Il Metodo GROW: Una Bussola per il Successo Personale e Professionale

Il coaching è un viaggio di scoperta e crescita, e il metodo GROW è la mappa che guida questo percorso. Ideato da Sir John Whitmore negli anni '80, il GROW è un acronimo che sta per Goals (Obiettivi), Reality (Realtà), Options (Opzioni) e Will (Volontà), ed è uno dei modelli di coaching più utilizzati e rispettati al mondo.

Goals: Definire la Direzione

La prima tappa del viaggio GROW inizia con la definizione degli obiettivi. Un obiettivo ben formato deve essere specifico,sotto la tua responsabilità, misurabile, ecologico,a metà fra ambizioso e realistico e temporizzato da una scadenza!

Questo non solo fornisce una direzione chiara, ma anche un modo per misurare il progresso.

Esempio di Obiettivo SMART: “Entro sei mesi, aumenterò il mio reddito mensile del 20% attraverso l’acquisizione di tre nuovi clienti nel mio business di consulenza.”

Reality: Comprendere il Punto di Partenza

Dopo aver stabilito gli obiettivi, è essenziale esaminare la realtà attuale. Questo passaggio richiede onestà e introspezione per identificare le risorse già a disposizione e gli ostacoli che si frappongono tra noi e il nostro obiettivo.

Domande Chiave:

  • Quali risorse ho già?
  • Quali sfide devo affrontare?

Options: Esplorare le Possibilità

Con una comprensione chiara della realtà, il passo successivo è generare un ventaglio di opzioni. Questo processo creativo apre la mente a nuove possibilità e percorsi alternativi verso il raggiungimento degli obiettivi.

Domande per Generare Opzioni:

  • Cosa potrei fare per superare questa sfida?
  • Quali sono le alternative se il piano originale non funziona?

Will: Impegnarsi nell’Azione

L’ultima fase del metodo GROW riguarda l’impegno ad agire. Qui si stabiliscono i passi concreti da intraprendere, si definiscono le tempistiche e si prende un impegno chiaro verso l’azione.

Pianificazione dell’Azione:

  • Qual è il primo passo che posso fare oggi?
  • Come posso mantenere la mia motivazione?

Il metodo GROW non è solo uno strumento per il coaching, ma una filosofia di vita che può essere applicata in ogni ambito, dalla crescita personale al successo professionale. Attraverso la sua struttura semplice ma potente, il GROW aiuta individui e organizzazioni a navigare nel complesso mondo di oggi, fornendo una chiara direzione e un mezzo per realizzare il proprio potenziale.


Spero che questo articolo ti fornisca un buon punto di partenza per il tuo lavoro sul metodo GROW. Ricorda che il successo di questo modello risiede nella sua applicazione pratica e nella riflessione continua. 

Puoi provare da Solo/a oppure riuscirci , insieme!

La Guida esperta di un Mental Coach accelera i tuoi successi

Reframing - Cambia la Cornice e cambia il Quadro.

 

Il reframing è una tecnica utilizzata in Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) che consente di cambiare la percezione di un evento o una situazione attraverso una riformulazione. Esistono due tipi principali di reframing: reframing di significato e reframing di contesto. Vediamo come funzionano entrambi con esempi:

  1. Reframing di Significato:

    • In questa tecnica, modifichiamo il significato attribuito a un evento. Cambiando il modo in cui interpretiamo qualcosa, possiamo influenzare le nostre emozioni e comportamenti.
    • Esempio: Immagina di non essere stato selezionato per un lavoro. Potresti vedere questo come un fallimento personale. Tuttavia, puoi riformulare il significato pensando: “Questo mi offre l’opportunità di esplorare altre strade e migliorare le mie competenze.”
  2. Reframing di Contesto:

    • Qui, cambiamo il contesto in cui vediamo un evento. Spesso, ciò implica spostare l’attenzione da un aspetto negativo a uno positivo.
    • Esempio: Se hai avuto un litigio con qualcuno, considera il contesto più ampio. Chiediti: “Come vedrò questa lite tra un anno?” Questo può aiutarti a mettere in prospettiva gli eventi attuali e ridurre l’ansia.

Altri esempi di reframing includono:

  • Riformulazione delle conseguenze: Concentrarsi sugli aspetti positivi o sulle opportunità che derivano da una situazione.
  • Riformulazione del linguaggio: Cambiare le parole usate per descrivere una situazione. Ad esempio, sostituire “problema” con “sfida”.
  • Riformulazione delle credenze: Esaminare le convinzioni e chiedersi se sono veramente valide.
  • Riformulazione attraverso il modello della struttura di una convinzione: Analizzare le credenze e identificare i livelli logici in cui operano.

 

inoltre

 

 

 

Il reframing è una tecnica potente che può migliorare la tua prospettiva e la tua esperienza quotidiana. Ecco alcuni modi per applicarlo:

  1. Riconosci le tue convinzioni limitanti: Inizia identificando le convinzioni negative o limitanti che potrebbero influenzare il tuo modo di vedere le cose. Queste potrebbero riguardare te stesso, gli altri o le situazioni.

  2. Sfida le tue convinzioni: Una volta individuate, chiediti se queste convinzioni sono veramente valide. Spesso, le nostre convinzioni sono basate su esperienze passate o su percezioni distorte. Sfida queste convinzioni e considera alternative più positive.

  3. Cambia il linguaggio: Presta attenzione alle parole che usi per descrivere le situazioni. Ad esempio, invece di dire “Ho un problema”, prova a dire “Ho una sfida da affrontare”. Questo piccolo cambiamento può influenzare la tua prospettiva, quando è funzionale. Attenzione : I problemi esistono ed alcuni ci impegnano più di altri nella loro possibile soluzione.

  4. Guarda la situazione da diverse angolazioni: Immagina di essere un osservatore esterno e considera come vedresti la situazione da un punto di vista diverso. Cosa potrebbe essere positivo o vantaggioso in quella situazione?

  5. Riformula le emozioni: Se stai vivendo emozioni negative, prova a riformularle. Ad esempio, invece di sentirti arrabbiato, potresti sentirti determinato a risolvere un problema.

  6. Cambia il contesto: Se stai affrontando una sfida, pensa a come potresti vedere la situazione in un contesto più ampio. Quali benefici potrebbero derivare da questa esperienza nel lungo termine?

  7. Usa l’umorismo: L’umorismo è un ottimo strumento di reframing. Trova il lato divertente o paradossale di una situazione. Ridere può aiutarti a vedere le cose in modo diverso.

  8. Considera le conseguenze positive: Anche nelle situazioni difficili, ci sono spesso aspetti positivi o opportunità. Concentrati su di essi anziché solo sugli ostacoli.

  9. Visualizza il futuro: Immagina come vedrai la situazione tra un anno o cinque anni. Questo può mettere in prospettiva gli eventi attuali e ridurre l’ansia.

  10. Pratica costante: Il reframing richiede pratica. Ogni volta che ti trovi a pensare in modo negativo, prova a riformulare la situazione. Con il tempo, diventerà un’abitudine positiva.

Ricorda che il reframing non significa negare la realtà o ignorare i problemi. Si tratta di trovare modi più costruttivi per affrontare le sfide e vedere il mondo con occhi nuovi. 

 

Ricorda più ti eserciti quotidinamente e più diventi competente nell'uso di questo semplice e potente strumento. Per questo devi fare 

Pratica , pratica , pratica 

e puoi sempre contare sul mio aiuto , professionale, quando ne hai bisogno!

 

 

 

Bias : cosa sono ?

Un bias è una distorsione sistematica nel modo in cui percepiamo, pensiamo e prendiamo decisioni. Queste distorsioni sono spesso inconsapevoli e possono influenzare il nostro comportamento e le nostre scelte in modi che non sempre riconosciamo. I bias cognitivi emergono dalla necessità del cervello di elaborare rapidamente e in modo efficiente l’enorme quantità di informazioni che riceviamo ogni giorno. Tuttavia, questa efficienza può portare a errori di giudizio e a pregiudizi.

### Origine dei Bias
I bias cognitivi sono radicati nella nostra evoluzione. Il cervello umano ha sviluppato scorciatoie mentali, note come “euristiche,” per prendere decisioni rapide. Sebbene queste euristiche siano state fondamentali per la sopravvivenza, possono portare a errori sistematici nella percezione e nel giudizio.

### Funzionamento Cognitivo ed Emozionale
I bias influenzano il nostro modo di pensare e di reagire emotivamente. Possono farci vedere solo ciò che conferma le nostre convinzioni (bias di conferma), sovrastimare la probabilità di eventi basati su ricordi vividi (bias di disponibilità) o preferire la situazione attuale piuttosto che il cambiamento (bias di status quo).

### Antidoti e Mental Coaching
Riconoscere i bias è il primo passo per mitigarne gli effetti. Il Mental Coaching può aiutare a sviluppare consapevolezza dei propri bias, promuovendo un pensiero critico e una maggiore apertura mentale. Alcuni approcci includono:
- **Sospendere il giudizio**: Prendere tempo per riflettere e raccogliere informazioni prima di prendere una decisione.
- **Cercare feedback esterno**: Ascoltare prospettive diverse per contrastare il proprio bias di conferma.
- **Praticare la mindfulness**: Coltivare la consapevolezza delle proprie emozioni e reazioni per ridurre l’influenza dei bias emotivi.

Se hai domande specifiche su un particolare tipo di bias o vuoi approfondire ulteriormente l’argomento, devi SOLO CHIEDERE.

www.antoniobauleo.it

Tipi principali di Bias

 

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### 1. Bias di Conferma
**Origine**: Il bias di conferma deriva dal bisogno umano di coerenza e dalla tendenza a evitare il dissonanza cognitiva. La nostra mente preferisce informazioni che confermano le nostre credenze già esistenti.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Quando incontriamo informazioni che confermano le nostre opinioni, il nostro cervello rilascia dopamina, creando una sensazione di piacere. Al contrario, informazioni contrastanti possono causare disagio.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può aiutare a riconoscere e sospendere il giudizio sulle nuove informazioni, incoraggiando un approccio aperto e basato su prove, piuttosto che sulle emozioni.

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### 2. Effetto Dunning-Kruger
**Origine**: Questo effetto è dovuto alla mancanza di autoconsapevolezza. Gli individui meno competenti non riconoscono la propria incompetenza, mentre quelli più competenti tendono a sottovalutare le proprie abilità.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Gli individui meno esperti hanno un falso senso di sicurezza e autostima, mentre quelli più esperti possono essere eccessivamente autocritici.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può promuovere l'autoconsapevolezza e incoraggiare il feedback esterno per sviluppare una comprensione più accurata delle proprie competenze.

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### 3. Bias di Ancoraggio
**Origine**: Deriva dalla tendenza umana a fare affidamento sulla prima informazione ricevuta (l'ancora) durante il processo decisionale.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: La prima informazione ricevuta influenza in modo sproporzionato le decisioni successive, creando un punto di riferimento mentale.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può insegnare tecniche per riconoscere e superare l'ancoraggio, come riformulare mentalmente le informazioni e considerare alternative diverse.

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### 4. Effetto di Semplicità
**Origine**: La mente umana è incline a preferire soluzioni semplici, perché richiedono meno sforzo cognitivo.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Soluzioni semplici riducono lo stress mentale e creano una sensazione di sicurezza.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può incoraggiare la flessibilità cognitiva, insegnando a bilanciare la semplicità con la complessità quando necessario, e valutando soluzioni più articolate.

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### 5. Bias di Disponibilità
**Origine**: Questo bias si verifica quando valutiamo la probabilità di eventi basandoci su quanto facilmente esempi vengono alla mente.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Eventi recenti o emozionali sono più facilmente richiamabili, influenzando il nostro giudizio.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può allenare a considerare dati oggettivi e ricerche sistematiche piuttosto che basarsi su ricordi vividi o recenti.

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### 6. Bias di Aversità alla Perdita
**Origine**: Le persone preferiscono evitare perdite piuttosto che ottenere guadagni equivalenti, a causa della maggiore intensità emotiva legata alle perdite.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Le perdite producono un'immediata reazione negativa, mentre i guadagni simili non producono una reazione altrettanto forte.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può aiutare a bilanciare la percezione di perdite e guadagni, incoraggiando un'analisi più equilibrata delle conseguenze delle decisioni.

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### 7. Effetto di Framing
**Origine**: Il modo in cui le informazioni sono presentate (il "frame") influenza la percezione e la decisione delle persone.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Diverse presentazioni dello stesso fatto possono attivare reazioni emotive diverse.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può allenare a riconoscere e decostruire i frame, incoraggiando un'analisi più oggettiva delle informazioni.

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### 8. Bias di Ottimismo
**Origine**: La tendenza a sovrastimare la probabilità di esperienze positive e sottostimare quelle negative è radicata nella nostra necessità di mantenere una visione positiva della vita.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Il bias di ottimismo stimola il rilascio di dopamina, inducendo sensazioni di benessere.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può aiutare a sviluppare una visione più realistica, bilanciando ottimismo con preparazione e pianificazione per eventuali rischi.

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### 9. Bias di Rappresentatività
**Origine**: La tendenza a giudicare la probabilità di un evento basandosi su quanto è simile a una categoria preesistente.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Utilizzare stereotipi semplifica il processo decisionale ma può portare a errori di giudizio.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può insegnare a valutare ogni situazione individualmente e a non fare affidamento su generalizzazioni o stereotipi.

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### 10. Effetto Bandwagon
**Origine**: La tendenza a fare o credere in qualcosa perché molte altre persone lo fanno è un meccanismo di conformità sociale.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Sentirsi parte di un gruppo attiva sensazioni positive e riduce l'ansia sociale.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può promuovere l'autonomia di pensiero e incoraggiare la valutazione critica delle opinioni della maggioranza.

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### 11. Bias di Reciprocità
**Origine**: La tendenza a restituire favori ricevuti, anche quando non richiesti, è radicata nelle norme sociali di reciprocità.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Ricevere un favore crea un senso di obbligo a ricambiare, generando uno stato di dissonanza se non si ricambia.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può aiutare a gestire le aspettative sociali e a discernere quando la reciprocità è appropriata o necessaria.

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### 12. Bias di Autoconferma
**Origine**: La sovrastima della propria importanza o ruolo in eventi positivi è legata al nostro bisogno di autostima e di mantenere una visione positiva di noi stessi.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Questo bias rafforza la nostra autostima, ma può distorcere la realtà.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può incoraggiare l'umiltà e l'accettazione dei feedback, promuovendo una visione più equilibrata di sé stessi.

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### 13. Effetto di Contrast
**Origine**: La percezione di oggetti o eventi è influenzata dal confronto con altri oggetti o eventi recenti.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: I confronti recenti creano un punto di riferimento che altera la nostra valutazione.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può allenare a valutare ogni situazione singolarmente, senza fare confronti automatici.

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### 14. Bias di Proiezione
**Origine**: La tendenza a pensare che altri condividano le proprie credenze e comportamenti deriva dalla nostra necessità di coerenza sociale.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Proiettare sugli altri le proprie credenze crea una sensazione di normalità e sicurezza.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può aiutare a sviluppare empatia e a riconoscere la diversità delle esperienze e delle prospettive altrui.

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### 15. Bias di Status Quo
**Origine**: La preferenza per la situazione attuale e la resistenza al cambiamento sono legate alla paura dell'ignoto e alla necessità di sicurezza.
**Funzionamento Cognitivo ed Emozionale**: Mantenere lo status quo riduce l'ansia associata all'incertezza e al cambiamento.
**Antidoti**: Il Mental Coaching può incoraggiare la curiosità e l'apertura al cambiamento, promuovendo una mentalità di cambiamento positivo!

 Mondo Coaching

Esplora casi di studio legati agli sviluppi delle prassi e delle norme nel mondo del Coaching e della Crescita Personale; 

Quindi termini, metodi e leggi di riferimento di questa stupenda Proofessione. 

Idee innovative e di sviluppo di un settore fortemente in crescita.

Relazioni ed analisi dei dati inerenti i risultati possibili attraverso i percorsi di Coaching. 

Cominciamo dalla Terminologia esatta

TERMINI E DEFINIZIONI

coach: Professionista che eroga il servizio di coaching. Il coach può coincidere con il fornitore del servizio.


coachability: L’insieme delle caratteristiche che descrivono e favoriscono l’apertura del coachee ad utilizzare le proprie risorse per agire verso un miglioramento del proprio benessere e dei risultati desiderati e/o attesi; nonché la sua disponibilità a impegnarsi in
un percorso accompagnato da un professionista.
Tali caratteristiche, una volta esplicitate in fase di avvio, esprimono il potenziale beneficio che il coachee puòricavare dal coaching.


coachee: Persona che utilizza il servizio di coaching.
coaching: Servizio professionale, esercitato sia in forma di attività libero professionale in differenti ambiti (organizzativo, scolastico, sociale, sportivo, ecc.) sia in forma di attività professionale interna alle organizzazioni.
Consiste in un processo di partnership finalizzato al raggiungimento degli obiettivi definiti con il coachee  e con l’eventuale committente e si basa su una relazione strutturata di reciproca fiducia. L’agire professionale del coach facilita il coachee a migliorare le sue competenze mediante la valorizzazione e il potenziamento delle sue
risorse (livello di motivazione ed energia).


committente: Organizzazione o persona che commissiona il servizio di coaching. Il committente può coincidere con il coachee stesso. Nelle organizzazioni può trattarsi della funzione risorse
umane, del capo diretto del coachee, dell’imprenditore, ecc.


fornitore: Organizzazione o persona che fornisce un servizio di coaching.Può coincidere con il coach professionista, un’organizzazione o un terzo che si avvale di coach professionisti.


modello di coaching: Schema di riferimento che il coach adotta per la realizzazione del processo di coaching.
Può essere un modello teorico, comunicativo, relazionale o uno schema metodologico (approccio). L’uso competente e consapevole dei modelli di coaching da parte dei coach facilita lo sviluppo della professione, dei professionisti e la cultura del coaching.


obiettivo: Traguardo e meta concordati nel processo di coaching tra coach, coachee e committenza se diverso da coachee. Gli obiettivi di coaching si articolano su due livelli complementari: obiettivi di apprendimento (riguardano le competenze) e obiettivi di
performance (riguardano i risultati attesi nel contesto).


patto di coaching: Accordo fondante della relazione di coaching. definisce le basi dell’alleanza di lavoro fondata sulla fiducia nella relazione tra coach e coachee,sull’impegno e sulla responsabilizzazione nel processo per il raggiungimento degli
obiettivi di coaching concordati.
Il patto di coaching sancisce l’adesione informata, volontaria e responsabile di entrambi al contratto di coaching in tutte le sue parti.

Tipologia di Coaching

Tipologiadi coaching


Business : Valorizzare e potenziare le competenze di persone più direttamente implicate nei risultati di business, in piani di start up, nella gestione di piccole e medie imprese (Imprenditori, General Management, Responsabili di Business Unit, Area Commerciale, Account, liberi professionisti, ecc.)


Career :Accelerare lo sviluppo professionale e/o di carriera della persona, valorizzando e potenziando le competenze.

Corporate :Valorizzare e potenziare persone o ruoli sui quali l’organizzazione decide di investire (middle management, persone chiave, talenti, ecc.)

Executive :Valorizzare e potenziare persone con responsabilità di direzione (Amministratore delegato, Direttore
generale, Direttori, ecc.)


Life : Facilitare le persone a elaborare programmi concreti di autosviluppo ed autoefficacia verificabili attraverso obiettivi concreti; può essere utilizzato in ogni aspetto della vita privata delle persone.
In particolare, in momenti di cambiamento o di passaggio attraverso le diverse fasi della vita !


Parent : Riconoscere e sviluppare le competenze genitoriali.


Performance : Migliorare le prestazioni nel contesto di riferimento


Sport: Migliorare la prestazione sportiva; il coach assiste lo staff tecnico e gli atleti, individualmente o in gruppo, nella giusta preparazione mentale ad affrontare nelle migliori condizioni il momento della prestazione sportiva!Sviluppare competenze specifiche e comportamenti ad esse coerenti.


Targeted :Sviluppare competenze specifiche e comportamenti ad esse coerenti.


Teen :Supportare gli adolescenti nella conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, delle proprie capacità e della propria vocazione al futuro, sia in ambito privato che scolastico.



Normativa Tecnica Uni 11601/2015

La Norma Italiana UNI 11601 è una norma tecnica che definisce i requisiti per la fornitura di servizi di coaching.

Pubblicata il 12 novembre 2015, questa norma stabilisce le linee guida per orientare i fornitori di servizi di coaching e aiutare gli utilizzatori a fare scelte informate e consapevoli1.

Ecco alcuni punti chiave per l’esegesi della norma:

I principali requisiti per un fornitore di servizi di coaching, secondo la Norma Italiana UNI 11601, includono:

  • Definizione e Classificazione: Chiarezza nella definizione del servizio di coaching offerto e nella classificazione delle diverse tipologie di coaching (es. life coaching, business coaching, ecc.).
  • Caratteristiche del Servizio: Specificare le caratteristiche del servizio di coaching, come gli obiettivi, le metodologie, gli strumenti utilizzati e le modalità di erogazione.
  • Requisiti del Fornitore: Il fornitore deve possedere competenze professionali adeguate, esperienza nel campo e una formazione specifica riconosciuta.
  • Progettazione e Offerta: Sviluppare un’offerta di coaching che risponda alle esigenze del cliente, con programmi personalizzati e obiettivi chiari.
  • Erogazione del Servizio: Garantire l’erogazione del servizio in modo etico, professionale e in linea con gli standard definiti dalla norma.
  • Responsabilità: Assumersi la responsabilità per la qualità del servizio fornito e per l’adempimento degli obblighi contrattuali.
  • Misurazione e Valutazione: Implementare sistemi per la misurazione e la valutazione dell’efficacia del coaching, assicurando il miglioramento continuo del servizio.

Questi requisiti sono volti a garantire che i servizi di coaching siano forniti in modo professionale, etico e trasparente, favorendo così una scelta informata e consapevole da parte degli utilizzatori

Normativa UNI Iso 17024/2012

La ISO/IEC 17024 è una norma internazionale che definisce i requisiti per gli organismi che certificano le competenze delle persone. È particolarmente rilevante nel contesto del coaching professionale, dove la certificazione garantisce che il coach possieda competenze validate da un ente terzo, indipendente e imparziale.


🧠 Cos'è la ISO 17024

  • È una norma che stabilisce i criteri per la certificazione delle competenze individuali.
  • L'obiettivo è assicurare che una persona sia valutata in modo oggettivo e possieda le competenze necessarie per operare in un determinato ambito professionale.
  • Gli enti certificatori devono garantire:
    • Imparzialità
    • Trasparenza
    • Assenza di conflitti di interesse
    • Partecipazione delle parti interessate
    • Competenza tecnica

🧑‍💼 ISO 17024 nel Coaching

Nel coaching, la certificazione ISO 17024 è applicata per attestare le competenze di figure come:

  • Life Coach
  • Business Coach
  • Sport Coach
  • Mental Coach

Questi professionisti aiutano individui o gruppi a raggiungere obiettivi personali, professionali o sportivi, attraverso tecniche di sviluppo del potenziale e gestione mentale.


🏛️ Il ruolo di FAC CERTIFICA in Italia

FAC CERTIFICA è uno degli organismi italiani accreditati che opera secondo la ISO 17024 per certificare le competenze dei coach:

  • Offre certificazione volontaria di terza parte per professionisti come il Mental Coach.
  • Valuta direttamente i candidati attraverso esami e verifica dei requisiti.
  • Rilascia la certificazione solo se il candidato rispetta tutti i criteri previsti dallo schema di certificazione.
  • Si basa su normative come:
    • UNI CEI EN ISO/IEC 17024
    • UNI 11601, specifica per il servizio di coaching.

✅ Vantaggi della certificazione ISO 17024 per Coach

  • Credibilità professionale: dimostra competenze riconosciute a livello internazionale.
  • Maggiore competitività: utile per accedere a incarichi, bandi e collaborazioni.
  • Garanzia per i clienti: certifica che il coach è stato valutato da un ente indipendente.
  • Aggiornamento continuo: la certificazione richiede mantenimento e rinnovo periodico.

Se vuoi, posso aiutarti a esplorare come ottenere questa certificazione o confrontare diversi enti certificatori. Vuoi approfondire il percorso per diventare Mental Coach certificato in Italia?


 

Intervista a Radio Canale Italia " Story Time " di luglio 2024

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